Vi siete mai fermati a riflettere su cosa rende indimenticabile un passaggio di un romanzo? Cosa c’è di tanto speciale in quelle righe che ci si stampano nella memoria?
Molto probabilmente si tratta di scene che hanno suscitato un’emozione forte, ecco perché le ricordiamo.
Le emozioni sono il motore di una storia, caratterizzano i personaggi e ne influenzano le scelte, consentendo al narratore di sviluppare la trama con efficacia. Allo stesso tempo, attraverso le emozioni il lettore si immerge in ciò che legge, sia che ci riconosca ciò che prova nella sua vita di tutti i giorni, sia che sperimenti l’esatto opposto. Se un romanzo non tocca le giuste corde emotive, fallisce il suo scopo.
Saper padroneggiare la scrittura emozionale non è fondamentale soltanto nella narrativa, ma anche nel marketing. Se vuoi vendere un prodotto, o promuoverti come professionista, devi essere in grado di toccare le corde giuste nelle buyer personas. A parità di qualità e di prezzi cos’è che ci spinge ad acquistare un prodotto invece di un altro o a rivolgerci proprio a quel professionista? Perché quel prodotto ci ha conquistato o quel consulente ci fa sentire a nostro agio. Per poter usare al meglio le emozioni nel marketing e avvicinare i potenziali clienti all’azienda o al professionista, occorre uno storytelling efficace, ovvero una narrazione apparentemente non commerciale che ruota intorno a un prodotto o a un servizio e coinvolge il pubblico, facendo leva sugli stimoli emozionali che portano alla scelta, più di pancia che di testa.
Anche in traduzione quindi è molto importante imparare a riconoscere i meccanismi che stanno alla base di determinate scelte narrative per rendere con la stessa efficacia la scrittura emozionale del testo di partenza e coinvolgere allo stesso modo anche il lettore di arrivo.
Ma come si trasmettono le emozioni? Come si fa a esprimere la gioia di un personaggio per un nuovo amore o la tristezza per una perdita? Come si trasmette l’eccitazione per il lancio di un nuovo prodotto o servizio? Bella domanda, è già difficile parlarne, figuriamoci scriverne senza incappare in cliché scontati. La soluzione è racchiusa nell’espressione: “show, don’t tell”. In sostanza, mostra le emozioni, mettile in scena e non limitarti a descriverle.
Bisogna quindi imparare a osservare emozioni e stati d’animo, analizzarli, riconoscerne gli effetti prima di poterli riprodurre. Le emozioni si manifestano a un livello esterno attraverso segnali fisici e il linguaggio non verbale. Se sono agitato, mi batterà forte il cuore e inizierò a tamburellare nervosamente le dita sul tavolo, ad esempio. A un livello interno si possono verificare cambiamenti meno visibili, ma altrettanto significativi. Di fronte a una grande attrazione, sentirò magari un forte calore arrivarmi fino alle guance. Infine, a livello mentale si potranno produrre pensieri, ragionamenti e riflessioni logici.
Quale strumento migliore quindi del “Dizionario delle emozioni”? Si tratta infatti di una panoramica dei principali stati d’animo che proviamo, descritti e contestualizzati attraverso esempi pratici tratti da scene di romanzi o serie Tv di successo. Ogni emozione è accompagnata anche da un elenco che illustra ciò che fa, sente o mostra un personaggio che prova il sentimento in questione. Per esempio, la solitudine si manifesta con la scarsa cura di sé, un tono di voce monotono, uno sguardo basso in pubblico, sospiri pesanti, abitudinarietà ecc. Infine, nella sezione “Raccontare o mostrare?”, vengono proposti esempi pratici in cui la stessa emozione viene sia raccontata, sia mostrata, per chiarire meglio il concetto.
Facciamo un gioco?
Vi riportiamo uno di questi esempi, sta a voi capire di quale emozione si tratta e in quale delle due frasi viene mostrata:
– “Mi innervosiva l’idea di andare alla festa da solo”
– “Non appena bussai alla porta, ogni parte del mio corpo decise che era arrivato il momento di sudare copiosamente”
Se l’argomento vi interessa e volete approfondire, vi lasciamo qui di seguito alcune fonti consultate per scrivere questo articolo.
Buona lettura!
https://www.sarasalvarani.it/scrittura-che-vende-scrittura-emozionale/
https://libroza.com/narrare-le-emozioni-dei-personaggi/
Grazie a Ilenia Gradinello, che ha scritto per noi questo articolo.