Una delle caratteristiche della traduzione scientifica è la varietà di argomenti (dalla matematica alla biologia alla chimica alle scienze naturali) e di destinatari. Si va dall’articolo divulgativo su una rivista che trovate in edicola alla pubblicazione scritta da ricercatori per altri ricercatori. È molto importante quindi adattare lo stile, il registro e la terminologia al pubblico di destinazione. Lo stesso concetto può dover essere spiegato a pubblici diversi con conoscenze diverse, quindi adattato al lettore ma anche al mezzo (blog, libro, rivista, articolo). Possiamo quasi parlare di una doppia traduzione, la prima da lingua di partenza a lingua di destinazione, la seconda da un registro alto verso uno più accessibile al lettore comune.
Questa diversità di lettori e registri implica un uso attento dei tecnicismi, vale a dire di quelle parole molto tecniche che indicano in modo molto preciso un qualcosa (uno strumento, una parte del corpo, un concetto fisico). I tecnicismi specifici sono imprescindibili e non sono sostituibili con termini meno tecnici, mentre quelli collaterali possono essere omessi in caso di lettori non specializzati. (ad es. un conto è dire cromatografia, che è un tecnicismo specifico, non sostituibile con un altro termine più semplice, al massimo spiegabile, un conto dire eritrociti invece di globuli rossi). Molto dipende dal contesto e dal lettore di destinazione: con il lettore comune, “debole” si può e si deve volgarizzare ogni volta che si può, mentre con lettori “forti”, specializzati nella materia, la volgarizzazione sembra quasi un insulto alla loro intelligenza e alle conoscenze che hanno.
Un altro punto di cui tenere conto è il contesto. Un esempio: cell può voler dire cellula in un testo di biologia, ma può indicare una cella (una pila) in un testo di fisica o chimica. Nei testi scientifici più che mai bisogna allora prestare molta attenzione al contesto.
Infine, la terminologia è specifica ed esatta, non c’è spazio per i sinonimi. Un termine indica una cosa e solo quella, e lo stesso deve fare il traducente: a ogni termine deve corrispondere una sola traduzione. Le sfumature e i sinonimi sono per testi meno tecnici.
Se volete approfondire l’argomento, vi rimandiamo a due articoli scritti da Silvia Barra, che ha gentilmente scritto questo post per la nostra rubrica #traduzioneacolazione.
https://www.linkedin.com/pulse/comunicare-la-scienza-%C3%A8-importante-il-come-silvia-barra
https://www.linkedin.com/pulse/scrittura-scientifica-semplificare-senza-banalizzare-silvia-barra